Spider-Man a Venezia
L’Uomo
Ragno si muove tra calli e canali nel nuovo film della Marvel: Far From Home.
Locandina del film Spider-Man Far From Home |
A Venezia il simpatico Arrampicamuri di
quartiere, in versione esportazione, c’era già stato. Merito di Tito Faraci e
Giorgio Cavazzano che avevano ambientato nella città lagunare una delle poche
storie non realizzate direttamente dalla Marvel USA: Il segreto del vetro. Sotto l’attenta supervisione di Stan Lee, i
due autori italiani avevano convinto J. J Jameson a “spedire” Peter Parker, per
un viaggio di lavoro, in una quanto mai affollata San Marco durante il
carnevale, dove le persone in maschera, pur non essendo supereroi, non mancano
di certo! Il timido ragazzo in quel caso non doveva comperare una collanina di
Murano per la sua ragazza, però Murano era il teatro della storia essendo il
luogo per antonomasia in cui vengono creati oggetti in vetro di grande valore
artistico con perizia artigianale, già ai tempi della Serenissima.
Un
particolare che mi era sfuggito, ma non all’acuto Max Brighel che me lo ha
segnalato, è il nome del negozio: Il
segreto del vetro, un inequivocabile omaggio al fumetto “Made in Italy”.
La potente
Repubblica Marinara custodiva gelosamente i segreti di fabbricazione,
ricorrendo ad ogni mezzo, mettendo in campo anche i “Sicari della notte”
incaricati dal doge di “eliminare” gli eventuali traditori o le spie
industriali ante litteram, una sorta di Uomini in Nero tanto cari ad Alfredo
Castelli, a dimostrazione del fatto che è sempre esistito un gruppo di potere
che fa della “Ragion di Stato” un credo assoluto.
Il
fumetto, di non facile reperimento, del 2003 nella Marvel Italia – Panini
Comics, è stato realizzato in due versioni, quella in bianco e nero, cartonato
e quella a colori.
Versione a colori |
Versione in bianco e nero |
La prima permette di scoprire anche le tavole preparatorie e come si articola la sceneggiatura, assai utile per chi vuole “immergersi” in toto nel mondo del fumetto. La seconda punta sul colore, come oramai ci ha abituato la Marvel con tutti i sui prodotti editoriali. Anche se noi italiani, avvezzi a tanta produzione nostrana in bianco e nero, la mancanza del colore non ci rende meno godibile un fumetto, anzi, in certi casi, vedi i lavori di Magnus, il bianco e nero serve per esaltare la grafica dei personaggi e dei luoghi. A pensarla così era anche Stan Lee che aveva in progetto una serie, proprio dell’Uomo Ragno, completamente in bianco e nero. Purtroppo, dopo il primo tentativo, stante la scarsa accoglienza del prodotto sul mercato americano, ha rinunciato alla sua idea. Peccato perché la storia Ecco a voi… il mostro è veramente bella ed avrebbe meritato un seguito. La si può leggere su SEC (Super Eroi Classic) n. 95: Amazing Spider-Man, con esaustiva introduzione di Fabio Licari.
Paolo Forni
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